Scritti di Nicolò d’Arco, Rainer Maria Rilke e Beppino Zoppirolli

Nicolò d’Arco (1479-1546) poeta ed umanista.

IL NIDO

Ed io da molto
Tempo lontano ancor potrò nel folto
Dei corbezzoli il caldo qui fuggire,
dove consola
tenue brezza dei monti che trasvola
di fontane e di rivoli il fluire,
e dove a piani
soffi blandisce zefiro gli ontani
filtrando sonno da quello stormire.

Quando, di frutti
Denso, autunno nei campi emergerà
Gravando di uve d’oro i tralci già
Pallidi tutti,
entro un leggero
canestro di vermene il mio presente
vi porgerò, modesto, ma veniente
da cuor sincero.

 

E quando, greve,
l’inverno farà gonfie d’alluvione
le nubi intorno ai picchi del Misone,
noi freddo e neve
terrem lontano
bevendo intorno al fuoco il vino classico
di Dro, e quello che le balze donano,
giù, di Chiarano.

(trad. di Beppino Zoppirolli).