Via del 92° Congresso

Tempo di percorrenza: 3 ore
Lunghezza:  5,53 Km
Dislivello: 374 mt.
Quota massima: 465 mt.

ITINERARIO
Arco, Fontanelle, Inizio Via, Croce m.Baone, Bivio per Padaro, Inizio Placche, Fontanelle.

LocalitàQuotaDistanzaTempo salitaTempo discesa
ArcoMt. 9100’30’
FontanelleMt. 140Mt. 1.25030’10’
Inizio viaMt. 190Mt. 33010’40’
Croce m.BaoneMt. 465Mt. 1.0301h e 10’15’
Bivio per PadaroMt. 444Mt. 27010’20’
Inizio PlaccheMt. 419Mt. 55020’50’
FontanelleMt. 140Mt. 2.10040’0’
Totale Mt. 5.5303 h2h e 45’

DESCRIZIONE PERCORSO
La via del 92° Congresso è stata tracciata da Giuliano Emanuelli in occasione del 92° Congresso S.A.T., che si è tenuto ad Arco nell’ormai lontano 1986. Il percorso è situato lungo la dorsale sud-est del Monte Baóne a fianco delle Placche dello stesso Baóne. Ci piace e riteniamo doveroso ricordare come la via è descritta sul libro “Arco e la S.A.T.”: la via interessa, per il tracciato principale e le varianti, la zona del monte Baóne, fino a questo momento assai trascurata dai climbers, eppur tuttavia meritevole di escursioni: il tracciato, che si sviluppa per 1.300 mt. con 350 mt. di dislivello, presenta difficoltà dal primo al secondo grado con passaggi (evitabili) di terzo e richiede un tempo di percorrenza pari a 1,45 ore per la cresta e a tre ore circa per il giro completo. Per raggiungere la partenza del sentiero partiamo da Arco percorrendo via Fossa Grande e via Calvario.
Qui, dopo il secondo capitello, prendiamo la strada che gira a sinistra tralasciando la via Crucis e continuiamo sulla strada che termina in località Fontanelle nei pressi di una piccola frana staccatasi dalle soprastanti pendici del Monte Baóne. Imbocchiamo il sentiero pianeggiante a sinistra che percorre la parete orientale ai piedi del Monte Baóne, superiamo “el Bus delle strie” (ruderi di una vecchia abitazione) e arriviamo alla partenza vera e propria del sentiero in località Preéra. Seguendo con attenzione i segni bianco-rossi ci facciamo strada sui sassi del crinale (1° e 2° grado) fino ad un primo e breve tratto pianeggiante che ci permette di riposare.
Superata una selletta erbosa, continuiamo sempre seguendo la via normale segnalata con i segni bianco-rossi. Qui prestiamo attenzione per ricavarci il percorso migliore a sinistra del crinale e tralasciare così le varianti Luisa e Giuliana, che richiedono passaggi di terzo grado superiore. Continuando su una serie di paretine esposte e fra interessanti fenomeni carsici come vaschette, inghiottitoi e scanalature superficiali, superiamo in diagonale l’ultima paretina di circa 20 metri raggiungendo la cima e la croce in ferro eretta dagli amici Giorgio Schiroli e Silvano Solcia.
Questo percorso non è un sentiero, ma una vera e propria salita su roccia e come tale necessita di un’adeguata preparazione, ma le sensazioni che si provano ripagano l’impegno e la fatica. Dopo la croce la parte più impegnativa è superata e ora il sentiero diventa più facile e scende fino ad incrociarne un altro a sinistra. Seguiamo questo sentiero e, mantenendo sempre la sinistra, passiamo vicino a “casa Pòta”. A questo punto ci troviamo nei pressi di una curva. Se desideriamo raggiungere Padaro e poi Arco dai numerosi e facili sentieri che percorrono l’olivaia di Romarzollo, è sufficiente seguire la strada a destra. Proseguendo sulla strada costeggiamo la recinzione per 20 metri e, sulla destra, il nostro itinerario diventa nuovamente sentiero inoltrandosi fra detriti di roccia e lambendo a sinistra la recinzione di un’altra casa che scorgiamo a sinistra. Ora la vista spazia verso il lago di Garda e la Busa.
Ritorniamo sulla strada, al termine della quale inizia a destra la discesa sulle Placche di Baóne, percorso abbastanza impegnativo per la pendenza e per la presenza di vecchi cordini di cui è meglio non fidarsi. Iniziamo a scendere su alcuni scabrosi scivoli di roccia e poi, attraversata una graziosa olivaia, percorriamo l’ultimo tratto impegnativo munito ancora di cordini metallici prima di arrivare sulla strada che sale dalle Placche di Baone, una delle zone più frequentate dagli arrampicatori che provengono da tutto il mondo. Giriamo a sinistra e, raggiunta la partenza del sentiero, ritorniamo in località Fontanelle e quindi al nostro parcheggio iniziale. In alternativa, raggiunta la strada, si può girare a destra e scendere a Vigne o a Chiarano e quindi ad Arco.
Ripetiamo: è un sentiero impegnativo che richiede attenzione, ma soddisfa dal punto di vista alpinistico e paesaggistico.

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