Numero: 408
Gruppo montuoso: Casale-Brento
Lunghezza: 17.2 Km
Dislivello: 1.509 m
Tempo di salita: 7 ore e 0 minuti
Tempo di discesa: 5 ore e 45 minuti
Difficolta’: E Escursionistico
La competenza della nostra sezione arriva fino al bivio con la strada forestale che sale dalla malga di Lundo.
Alcune parti del sentiero sono soggette a divieto MTB
ITINERARIO:
Arco, Chiesa di Laghel, bocchetta di Padaro (Salt de la Cavra), Mandrea (bivio 407), S.Antonio (bivio 428), S.Giovanni al Monte,, Baita Cargoni, Malga Val Bona (Malga Virginia), bivio 408 B, Granzoline (Baita), Duson (bivio 426), Le Quadre (bivio 411), rifugio Don Zio sul Monte Casale.
Località | Altitudine | Distanza | Tempo salita | Tempo discesa |
Arco | Mt. 91 | = | 0 | Ore 0.20 |
Chiesa di Laghel | Mt. 220 | Mt. 1.200 | Ore 0.30 | Ore 0.20 |
Bocchetta di Padaro (Salt de la Cavra) | Mt. 418 | Mt. 1.400 | Ore 0.30 | Ore 0.30 |
Mandrea (bivio 407) | Mt. 620 | Mt. 2.000 | Ore 0.40 | Ore 0.40 |
S.Antonio (bivio 428) | Mt. 766 | Mt. 2.300 | Ore 0.50 | Ore 0.40 |
S.Giovanni al Monte (Cargoni) | Mt. 1.070 | Mt. 2.400 | Ore 1.10 | Ore 0.15 |
Bivio con strada forestale | Mt. 1.215 | Mt. 1.000 | Ore 0,20 | Ore 0,20 |
Malga Val Bona (Malga Virginia) | Mt. 1.273 | Mt. 3.300 | Ore 1.10 | Ore 0.15 |
Bivio 408 B | Mt. 1.365 | Mt. 700 | Ore 0.20 | Ore 0.15 |
Granzoline (Baita) | Mt. 1.485 | Mt. 600 | Ore 0.20 | Ore 0.40 |
Duson (bivio 426) | Mt. 1.370 | Mt. 1.100 | Ore 0.35 | Ore 0.15 |
Le Quadre (Bivio 411) | Mt. 1.481 | Mt. 500 | Ore 0.20 | Ore 0.15 |
Rifugio Don Zio (monte Casale) | Mt. 1.600 | Mt. 1.000 | Ore 0.20 | 0 |
Totale | Mt. 17.200 | Ore 7.05 | Ore 5.35 |
DESCRIZIONE PERCORSO:
Da Arco ai piedi del castello si sale per via Fossa Grande costeggiando le antiche mura di Arco, dove nel bellissimo parco Arciducale si trova l’Arboreto ricco di piante tipiche della flora subtropicale. Si continua per la via Crucis, con i suoi 13 capitelli con all’interno sculture in legno d’intaglio della val Gardena e percorrendo la stupenda olivaia di Arco si raggiunge la località Laghel con il Santuario della Madonna Maria del 1721 , rimesso a nuovo nel 1991, da cui parte il sentiero 431 per il monte Colodri. Il nostro itinerario segue invece la strada asfaltata subito sulla sinistra in salita, fra campagne, vigneti e oliveti per circa 1 km e prima di una grande e bella casa (ex villa Genova) il sentiero sale a sx nel bosco incrociando dopo circa 15 minuti a sinistra il bivio per la cima Baone.
Si prosegue a destra arrivando ad un traliccio (Palom) Enel. Da qui si può girare a sinistra e in circa 15 minuti si arriva a Padaro. Si prosegue invece a destra, si percorre un tratto nel bosco superando il “salt de la cavra” , si costeggia il crinale della montagna con splendida vista sulla valletta di Laghel e sullo Stivo e si arriva ad una cava dismessa, si scende leggermente e poi si prosegue a dx per Mandrea seguendo la vecchia strada.
Si incrocia la strada asfaltata che sale da Varignano per S. Giovanni al Monte, si lascia a sx la partenza del sentiero 407 e si continua a seguire la strada asfaltata per circa 500 metri, nei pressi di una curva a 90 ° si gira a sinistra seguendo una strada sterrata, si entra nel bosco fino ad incrociare la strada forestale che sale dal Doss del Clef, si scende sullaforestale fino ad incontrare la strada asfaltata che si segue a sinistra per circa 500 mt., si incrocia a destra il bivio con il sentiero 428 che proviene dagli Scaloni, si sale la “pontera” arrivando al capitello di S. Antonio , fra faggi e bosco si arriva in località Semonte e alle prime case di S. Giovanni e poi al ristorante Malga di S. Giovanni (attenzione non aspettatevi la malga con le mucche).
Questo sentiero serviva ai proprietari di Arco per salire alle loro case estive fino alla fine anni 60 prima della costruzione della attuale strada asfaltata. Dopo la Malga si gira a sx, sulla strada asfaltata, si supera una grande fontana a destra e poi seguendo brevemente la strada asfaltata il sentiero arriva al bivio per baita Cargoni. Questo punto è raggiungibile con l’automobile da Arco in circa 30 minuti pertanto se si desidera arrivare al rifugio don Zio partendo da qui si possono risparmiare circa 3 ore.
In 15 minuti si raggiunge baita Cargoni e seguendo le indicazioni si arriva al bivio con la strada forestale che sale dalla malga di Lundo in circa 20 minuti. Si gira a destra e si segue ancora la strada fino in località Cadregon dove si entra a sinistra nel bosco e in circa 15 minuti si arriva alla Malga Valbona o della Virginia. Alla malga Valbona o della Virginia la valle si apre con uno stupendo panorama verso il Carè Alto, Adamello, Presanella e gruppo del Brenta. Il sentiero sale sui prati lasciando a destra la malga, incontra una strada forestale e gira ancora a dx.
In alternativa, per evitare il sentiero che percorre la cresta, quando si incontra la forestale si può seguire diritto e in circa 1 ora si riprenderà il nostro sentiero nei pressi del bivio con il sentiero del Rampin, risparmiando la salita più dura ma perdendo la vista sulla valle dei laghi.
Seguendo la strada forestale si incrocia a destra il sentiero 408 bis che scende dal monte Brento in località malga Valbona Alta (tabella S.A.T.). Si entra a sx in un fitto bosco di conifere, si sale ripidamente fino a raggiungere la stupenda zona di Granzoline (bellissima baita e magnifica fioritura in giugno). Si continua sui prati e in cresta con panorama sulla Val del Sarca, si incrocia il sentiero 426 o “Sentiero del Rampin” che sale da Godenzo e scende a Pietramurata. Si continua per circa 15 minuti dove il nostro sentiero termina al bivio con il sentiero 411 che sale da Comano. In altri 10 minuti si arriva al rifugio don Zio e in altri 5 alla cima del monte Casale a mt. 1.632.
E’ il sentiero più lungo della nostra sezione e solitamente per raggiungere il rif. don Zio si sale direttamente in macchina a S.Giovanni da cui si prosegue seguendo il sentiero descritto.
Prima parte
408:1Seconda parte