La prima parte di questo percorso, fino al monte Velo, si può compiere in automobile. Ma per chi è appassionato del camminare in montagna esistono sentieri ben tracciati che possono portare nei pressi della Capanna dell’Alpino sul monte Velo. Poco sopra l’abitato di Bolognano, nei pressi dell’Istituto dei Padri Dehoniani, sulla sinistra, parte un sentiero che, incrociando più volte la strada provinciale, arriva alla località Gazi e poi al Capitello di “Salve Regina”.
Qui gli itinerari per salire possono essere due: a sinistra vi è il sentiero 609 che passa dalla chiesetta di S. Giacomo per finire in località Schivazappa nei pressi della casa Marosi (anno 1731); a destra parte invece il sentiero 608 che passa accanto ad una casa, attraversa il torrente Salone che presenta una bellissima cascata, interseca poi in due punti la strada provinciale fino ad arrivare nei pressi di casa Galas e poi alla Capanna dell’Alpino sul M. Velo. I due itinerari si congiungono in località Schivazappa unitamente al cosiddetto “sentiero Caproni” (n. 669) che proviene da Carobbi. Il percorso si fa unico e passa accanto alle case Negri-Finotti, alla malga Zanga e sale fino al Castellino, un’antica fortezza un tempo proprietà dei Conti d’Arco. Qui si trova una fontana che zampilla acqua ristoratrice.
Si sale ancora e si arriva in località “Prese” dove si incrocia il sentiero 608 bis che arriva dalla località S. Barbara. La strada sassosa conduce alla malga dello Stivo mentre in basso il panorama comincia ad aprirsi stupendamente. Un ultimo, ripido strappo porta al rifugio “Prospero Marchetti”; i prati intorno riservano immancabilmente qualche rarità floreale. Sulla vetta della montagna, poco distante dalla croce, è stato realizzato un punto panoramico con frecce direzionali che permettono di individuare le principali vette circostanti. Il rifugio è aperto durante i mesi estivi e saltuariamente nelle altre stagioni; in ogni caso sarà bene assicurarsene presso la locale Sezione S.A.T. o l’Azienda di Promozione Turistica.